Un nuovo studio, pubblicato dal Journal of the American College Cardiology, evidenzia come l’apporto di pesce e prodotti ittici nella nostra alimentazione, abbinato a ore di digiuno, può contrastare le malattie cardiovascolari.
Di Dieta Mediterranea ne abbiamo già sentito parlare in tutti i modi, ma conoscete la dieta Pesco-Mediterranea? Si tratta di una variante della prima che prevede, come dice il nome, un maggior consumo di prodotti ittici, ma non solo. A parlarcene è una recente review pubblicata sul Journal of the American College Cardiology, che ha individuato in questo modo di mangiare un possibile aiuto in più per contrastare le malattie cardiovascolari.
Lo studio
Lo studio ci pone subito quelli che sono i punti salienti di questa review:
sebbene gli esseri umani in quanto onnivori possano nutrirsi di una miriade di cibi, la dieta ideale per la salute rimane un dilemma.
Una dieta Pesco-Mediterranea di piante, noci, olio extravergine di oliva e frutti di mare ha forti prove cardioprotettive.
Una finestra alimentare giornaliera limitata nel tempo di 8-12 ore è una componente centrale di questa dieta.
Questa dieta è ipotetica e necessita di studi prospettici e randomizzati per documentarne l’efficacia.
I risultati
Lo studio mette in chiaro un’evidenza: siamo onnivori e in grado di mangiare moltissimi alimenti e questo ci dà la possibilità di avere una dieta varia, ma anche di commettere tanti errori. Il tentativo deve quindi essere quello di trovare una dieta che includa ogni categoria alimentare e dare a ciascuna la giusta importanza.
Dopodiché si arriva al tema centrale: il pesce e i prodotti ittici. I benefici della dieta mediterranea sono noti e se a questa associamo un maggior consumo di pesce ricco di omega 3 otteniamo uno stile di vita alimentare che, come confermano diversi studi, ha una forte componente cardioprotettiva. Per questo al centro della dieta Pesco-mediterranea troviamo prodotti ittici, olio extravergine di oliva, verdure, frutta, noci, semi, legumi, cereali integrali e latticini fermentati.
Viene aggiunto però un altro consiglio, quello di mangiare in un tempo limitato, in pratica si consiglia una digiuno intermittente fatto per 12-16 ore ogni giorno: colazione e cena praticamente o addirittura un solo pasto al giorno. «È stato dimostrato – ci dice lo studio – che il digiuno intermittente, eseguito regolarmente, riduce il tessuto adiposo intra-addominale e riduce la produzione di radicali liberi. Ciò suscita potenti risposte cellulari che migliorano il metabolismo del glucosio e riducono l’infiammazione sistemica e possono anche ridurre i rischi di diabete, CVD, cancro e malattie neurodegenerative. Dopo un digiuno notturno di 12 ore, i livelli di insulina sono generalmente bassi e le riserve di glicogeno si sono esaurite. In questo stato di digiuno, il corpo inizia a mobilitare gli acidi grassi dalle cellule adipose per bruciarli come carburante metabolico invece del glucosio. Ciò migliora la sensibilità all’insulina. Il consumo limitato nel tempo non è più efficace per la perdita di peso rispetto alla restrizione calorica standard, ma sembra migliorare la salute CV anche nelle persone non obese. Il digiuno può anche abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca a riposo e migliorare l’equilibrio autonomo con una maggiore variabilità della frequenza cardiaca».
La Dieta Pesco-Mediterranea grazie al tempo di assunzione degli alimenti limitato e con il suo consumo di prodotti ittici come principali fonti di proteine animali, si propone come dieta cardioprotettiva ideale.
Giacomo Astrua
Dietista
Fonti:
A Pesco-Mediterranean Diet With Intermittent Fasting: JACC Review Topic of the Week. J Am Coll Cardiol 2020;76:1484-1493.
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