Uno studio concluso a ottobre ha evidenziato il potenziale effetto benefico dell’integrazione di vitamina E sull’infiammazione (subclinica) negli adulti.
Oggi parliamo di vitamina E, anche denominata tocoferolo. Si tratta di una vitamina liposolubile immagazzinata nel fegato. La vitamina E è sia fotosensibile (sensibile alla luce), che termolabile (sensibile al calore). Il fabbisogno giornaliero di vitamina E è pari a circa 8-10 mg. La sua carenza è per lo più legata a situazioni di malnutrizione e può provocare difetti della crescita, disturbi al sistema nervoso e al metabolismo in generale. È molto diffusa negli alimenti, soprattutto nei vegetali più oleosi come olive, arachidi, mais,ma è presente anche nei cereali e nelle verdure a foglia verde. La vitamina E è diventata nel tempo “famosa” per la sua funzione antinfiammatoria e antiossidante.
Nell’Ottobre 2020 alcuni ricercatori hanno pubblicato una metanalisi in cui si riassumono le prove attuali sugli effetti dell’integrazione di vitamina E e sull’effetto di alcuni biomarcatori(biomarker) infiammatori specifici negli adulti. Sono stati inclusi 33 studi con un campione totale di 2102 individui, di età compresa tra 20 e 70 anni.
I risultati dello studio
In 26 RCT (studi di controllo randomizzati) a seguito dell’integrazione con vitamina E è stata riscontrata un’importante riduzione delle concentrazioni sieriche di PCR, la Proteina C reattiva che è un importante marcatore dell’infiammazione.
Sebbene l’effetto complessivo della supplementazione di vitamina E sulle concentrazioni sieriche di interleuchina-6 (IL-6), una proteina attiva durante i processi infiammatori, non fosse significativo, una riduzione significativa di questa citochina è stata osservata negli studi che utilizzavano l’α-tocoferolo e negli studi che includevano pazienti con disturbi correlati all’insulina resistenza.
Inoltre, hanno riscontrato un significativo effetto riducente della supplementazione di vitamina E (soprattutto ad alti dosaggi) sulle concentrazioni del fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α), anche esso un marker dell’infiammazione.
In conclusione, questa metanalisi ha sottolineato il potenziale effetto benefico dell’integrazione di vitamina E, in particolare sotto forma di α-tocoferolo, sull’infiammazione (subclinica) negli adulti. Come dice lo studio stesso è ora necessario che siano condotti dei nuovi studi per tradurre questo effetto antinfiammatorio della vitamina E nel contesto clinico.
Giacomo Astrua
Dietista
Fonti:
The effect of vitamin E supplementation on selected inflammatory biomarkers in adults: a systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials
Omid Asbaghi, Mehdi Sadeghian, Behzad Nazarian, Mehrnoosh Sarreshtedari, Hassan Mozaffari-Khosravi, Vahid Maleki, Mohammad Alizadeh, Azad Shokri, and Omid Sadeghi
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